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Antonino's avatar

Se non fosse per l'irritualità in cui il confronto è avvenuto, mi verrebbe da dire "nulla di nuovo sotto il sole" della politica internazionale in un'epoca in cui la storia e la realpolitik sono tornate di moda mandando in soffitta almeno per un po' l'interdipendenza, ossia la globalizzazione in cui ci siamo crogiolati per un po'. Il vassallo è ricevuto a corte dal nuovo signore che la vede in modo diverso dal precedente e che gli dice amare verità, per quanto possano sembrare paradossali: Zelensky ha "iniziato" la guerra certo di un sostegno occidentale che ora sembra venire meno; è proprio così. Una proxy war in cui è stato l'"utile idiota" di altri e che probabilmente - se non avesse ceduto alle lusinghe del Boris Johnson di turno - avrebbe provato ad evitare sulla base della diplomazia e delle concessioni. Il mondo funziona così dall'epoca di Tucidide e dei Melii. Una prospettiva certo incompatibile per una certa "sinistra" orami tanto russofobica come il PLI della prima repubblica, e che che vede tutto il male possibile al di là della vecchia cortina di ferro, senza sforzarsi di capire cosa è stato il mondo degli anni 90 e dei primi anni 2000 per la psicologia collettiva russa.

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antonio's avatar

Non condivido per nulla questa analisi che è di fatto la ripetizione ossessiva della propaganda occidentale, che strumentalizza la storia a proprio piacimento, dimenticando tutti gli accadimenti precedenti, prodromici all'invasione russa e alla guerra. Certo, un giornale si fa portavoce della propria parte politica, in questo caso, l'UE irrigidita nelle sue dottrine neoliberiste, ma chi vuol farsi interprete della "Storia" non può certo trincerarsi dietro una visione ideologica, funestata, oltretutto, da plateali e imperdonabili errori geopolitici e di valutazione storica. L'UE ha perso la sua credibilità politica già a partire dal 1989, quando non ha saputo capitalizzare le opportunità che si sono aperte dopo la caduta del muro di Berlino. Invece di lavorare per un riassetto dell'ordine geopolitico alla luce della disfatta dell'Urss, aprendosi a un dialogo di collaborazione e di integrazione socio-economica tra UE e paesi dell'Est, compreso la Russia, l'Europa ha inseguito gli Usa sulla militarizzazione e sulla espansione dei propri confini verso Est, prolungando non solo la guerra fredda, ma aizzando caparbiamente quelle calde, come se la Russia fosse ancora il nemico comunista, o uno staterello da poter destabilizzare e colonizzare. Ma la stupidità politica si paga, perché la storia non si piega ai desideri imperiali di una parte minoritaria del mondo. Adesso l'Europa è nella merda e aggiunge errori su errori, fino a quando non sbatterà la testa contro il muro pieno di incognite di una terza guerra mondiale. Mi dispiace che MicroMega sia finita miseramente in questa logica. In tanti anni, MM a me ha trasmesso due cose: la libertà di pensiero e la capacità di analisi critica. Ed è per questo insegnamento che oggi sono profondamento deluso della caduta politica e culturale della rivista, che ormai si avvicina alla mediocre informazione della stampa conservatrice e reazionaria del cupo regime neoliberista dominante. Sarà per la sopravvivenza o che cosa, ma per me, vecchio abbonato, si apre un distacco incolmabile tra quello che mi aspettavo da una rivista libera e indipendente e quello che sta diventando. E ne sono sinceramente addolorato.

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Andrea Bartsch's avatar

Per sollevare i dubbi su Trump e sulle leve che Putin ha su di lui basterebbe dire che Trump, in meno di due mesi (dalla sua elezione, e maggiormente dal suo insediamento), ha tirato fuori Putin da un isolamento diplomatico rimettendolo al centro dei giochi.

Avendo Putin dimostrato, ormai decine di volte, di non essere una attendibile controparte negoziale e che la sua firma non vale nemmeno l'inchiostro con cui viene scritta, è lecito pensare che Putin abbia qualcosa in mano su Trump.

In questa ottica le foto di Melania senza veli mostrate in russia dalla TV di stato lo scorso novembre si evidenziano come un vero e proprio avvertimento mafioso.

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Sergio Calef's avatar

Per la prima volta dissento da quanto scritto da MicroMega nella persona del suo direttore. Infatti l'azione contro la popolazione di matrice russa e` stata avviata dal governo ucraino la guida del Paese;il simbolo con relativi monumenti del Paese e` rappresentato da colui che apri` le parte ai nazitii e copero` all'uccisione di centinaia di cittadini di religione israelita e di altre etnie;gli Stati Uniti con l'azione della sua ambasciata ,CIA e servizi segreti opero` per organizzare rivoluzioni/ destabilizzazioni nel Paese; l'Ucraina con il supporto dei Paesi occidentali attraverso la NATO opero` per non attuare gli Accordi di Minsk; la NATO attuo` una politica ed azione di estenzione territoriale fino alle porte della Russia in totale negazione di quanto definito con lo smantellamento bionivoco tra le due organizzazioni dei due blocchi.LA STORIA NON SI CANCELLA come ha fatto l'Italia democristiana con il FASCISMO, i suoi uomini ed i suoi discendenti!.

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Romano Fidora's avatar

Ma veramente abbiamo bisogno degli USA per far sedere al tavolo delle Trattative Russia ed Ucraina?

Siamo 500milioni, abbiamo repubbliche,regni,principati e granducati, l’Europa detiene più del 70pc dei tesori artistici e culturali del mondo,una storia bimillenaria e qui convivono cattolici,protestanti,ortodossi con mussulmani,indù e buddisti.

La guerra è in Europa e non ci servono padrini e predatori da oltreoceano.

Non ci servono nemmeno le armi da oltreoceano.Ci serve la nostra volontà europea per far cessare una guerra in Europa garantendo alla Russia confini sicuri,alle regioni russofone uno statuto speciale ed all’Ucraina la sicurezza e la democrazia.

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PAOLO POMI's avatar

Buongiorno, l'analisi mi sembra corretta sostanzialmente ma sorge un dubbio che non trovo sufficientemente approfondito né qui né altrove: l'assurdo comportamento di Trump e Vance nei confronti del presidente Zelensky potrebbe essere un cavallo di Troia nei confronti della Cina? Infatti USA e Russia ben potrebbero accordarsi, e in tal caso l'Ucraina non sarebbe altro che merce di scambio, di fatto escludendo il terzo incomodo (Cina) che si troverebbe a dover "rincorrenre" gli altri due ....

Grazie ancora e buon lavoro.

Paolo Pomi

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