Buongiorno. Tutto vero, e cercare di capire la strategia israeliana è veramente difficile. Sulla posizione iraniana, però, credo ci sia un po' di semplificazione. Se l'arricchimento delle centrali civili è del 5% e l'Iran (proprio secondo l'AIEA) ha superato il 60% e ha migliaia di centrifughe (e se ne vantano loro stessi, nascondendole più in basso possibile), non ci sono dubbi su cosa vogliano fare, no? Non esistono altri paesi su tutta la Terra che stanno cercando di raggiungere quegli obiettivi di arricchimento. Solo l'Iran, che vuole fare ordigni nucleari. È invece non è confermato (sempre secondo l'AIEA, che però è sempre molto cauta, giustamente) un arricchimento che superi l'80% come sembrerebbe da alcuni segnali, ma ancora da confermare. Chiarito che l'Iran vuole diventare una potenza nucleare e che ha minacciato più volte Israele, rimane il dubbio se voglia davvero fare bombe o no. E qui sta l'equivoco: per arrivare al 90% (necessario per fare le bombe) all'Iran bastano poche settimane, di questo passo. Al massimo due o tre mesi (e questo forse era il caso di dirlo, per massima correttezza). Ma, ed è un ma grande come una casa, avere l'Uranio per fare le bombe non vuol dire avere le bombe. Per queste ultime ci vuole molto di più, anche solo per i calcoli degli inneschi: anche due o tre anni, appunto. ((sempre se nel frattempo qualcuno dei tuoi amici non te ne regala qualcuna, ma qui usciamo dal seminato)). Ed è quello che sostengono appunto gli esperti: potrebbero volerci anni. Ma servono - ripetiamolo - solo settimane o al massimo mesi per avere tutto il necessario, che a quel punto non devi più lasciare in posti prevedibili (dove ci sono le centrifughe), ma puoi mettere al sicuro da qualunque parte. In altre parole, se Israele ha voluto rallentare la produzione di U235 arricchito doveva farlo in queste settimane, quando sa ancora DOVE sono le centrifughe. Il fatto che ci voglia molto di più per creare bombe/missili adeguati diventa secondario: a quel punto gli iraniani potrebbero farlo quando vogliono. Detto questo, possiamo poi discutere se l'Iran voglia davvero bombardare Israele appena avrà le bombe (cosa che non credo) o se sta "solo" cercando di diventare una potenza nucleare per avere anche solo maggiore appeal verso tutti gli altri paesi, soprattutto musulmani. Diventerebbe, insomma, più importante dell'avversario saudita.
Buongiorno. Tutto vero, e cercare di capire la strategia israeliana è veramente difficile. Sulla posizione iraniana, però, credo ci sia un po' di semplificazione. Se l'arricchimento delle centrali civili è del 5% e l'Iran (proprio secondo l'AIEA) ha superato il 60% e ha migliaia di centrifughe (e se ne vantano loro stessi, nascondendole più in basso possibile), non ci sono dubbi su cosa vogliano fare, no? Non esistono altri paesi su tutta la Terra che stanno cercando di raggiungere quegli obiettivi di arricchimento. Solo l'Iran, che vuole fare ordigni nucleari. È invece non è confermato (sempre secondo l'AIEA, che però è sempre molto cauta, giustamente) un arricchimento che superi l'80% come sembrerebbe da alcuni segnali, ma ancora da confermare. Chiarito che l'Iran vuole diventare una potenza nucleare e che ha minacciato più volte Israele, rimane il dubbio se voglia davvero fare bombe o no. E qui sta l'equivoco: per arrivare al 90% (necessario per fare le bombe) all'Iran bastano poche settimane, di questo passo. Al massimo due o tre mesi (e questo forse era il caso di dirlo, per massima correttezza). Ma, ed è un ma grande come una casa, avere l'Uranio per fare le bombe non vuol dire avere le bombe. Per queste ultime ci vuole molto di più, anche solo per i calcoli degli inneschi: anche due o tre anni, appunto. ((sempre se nel frattempo qualcuno dei tuoi amici non te ne regala qualcuna, ma qui usciamo dal seminato)). Ed è quello che sostengono appunto gli esperti: potrebbero volerci anni. Ma servono - ripetiamolo - solo settimane o al massimo mesi per avere tutto il necessario, che a quel punto non devi più lasciare in posti prevedibili (dove ci sono le centrifughe), ma puoi mettere al sicuro da qualunque parte. In altre parole, se Israele ha voluto rallentare la produzione di U235 arricchito doveva farlo in queste settimane, quando sa ancora DOVE sono le centrifughe. Il fatto che ci voglia molto di più per creare bombe/missili adeguati diventa secondario: a quel punto gli iraniani potrebbero farlo quando vogliono. Detto questo, possiamo poi discutere se l'Iran voglia davvero bombardare Israele appena avrà le bombe (cosa che non credo) o se sta "solo" cercando di diventare una potenza nucleare per avere anche solo maggiore appeal verso tutti gli altri paesi, soprattutto musulmani. Diventerebbe, insomma, più importante dell'avversario saudita.