Se preferisci la carta al digitale; se ti piace avere MicroMega sul tuo scaffale; se vuoi immergerti nei temi che ti interessano e se sei alla ricerca di uno sguardo critico, laico, eretico oltre l’infodemia quotidiana…
…il prodotto che fa per te è la nostra storica rivista bimestrale.
Ecco i numeri della rivista cartacea usciti nel 2023:
Un gruppo eterogeneo di giornalisti, intellettuali, scrittori, attivisti risponde in modo libero ai 25 quesiti posti dal direttore Paolo Flores d’Arcais. Il volume è arricchito da un saggio inedito di Theodor W. Adorno.
Da tempo, la tesi di MicroMega è che a livello di politica organizzata di sinistra in Italia ci sia ormai poco e nulla, ma che i valori di giustizia-e-libertà continuino a circolare largamente nelle piazze e nelle iniziative della società civile. Tuttavia, negli ultimi anni il vasto e articolato tema che possiamo tenere insieme sotto il cappello di “politicamente corretto” e oggi la guerra di Putin contro l’Ucraina hanno fatto esplodere contraddizioni e lacerazioni anche in questa sinistra fuori dal Palazzo. Quali allora le speranze, le urgenze, le priorità su cui basarsi?
Gli interventi nel volume esprimono un quadro molto eterogeneo, fatto di sguardi sul mondo che sono inevitabilmente anche sguardi su di sé, secondo le diverse vocazioni, professioni e personalità.
Un anno e oltre di distruzione e morte, un Paese travolto dall’invasione su larga scala, un regime che bombarda mentre vieta ai cittadini l’uso della parola “guerra”. Storie di resistenza all’invasione e di resistenza al totalitarismo, dilemmi che crescono mentre le identità si ridefiniscono, e un mondo occidentale – il nostro – che sembra incapace di reagire a quanto avviene oltre le solite vecchie risposte schematiche e ideologiche. Inadeguate innanzitutto perché non tengono quasi mai conto del punto di vista dei protagonisti sul campo.
Con Parole in guerra, il volume di MicroMega 2/2023, abbiamo provato a uscire dal rumore di fondo per metterci in ascolto.
Un testo che ha l’ambizione di offrire una pluralità di sguardi e voci, mettendoci in ascolto soprattutto di quelle che vengono dall’Ucraina e dalla Russia, troppo spesso trascurate anche a sinistra.
Il progetto democratico, ossia quello di un autogoverno di cittadini eguali attraverso meccanismi che garantiscano a tutti una reale partecipazione alla costruzione della “volontà generale” e che impediscano forme di prevaricazione della volontà privata di uno o pochi sugli altri, è per sua stessa definizione mai pienamente compiuto e sempre a rischio. Nella lunga linea continua cha va da una piena democrazia (impossibile nella realtà ma definibile asintoticamente) fino ai regimi totalitari, esistono molteplici combinazioni nelle quali tratti autoritari possono coesistere in proporzioni diverse in una cornice democratica. E proprio questi tratti autoritari – che, come fiumi carsici, scorrono magari per molti anni sottotraccia in regimi democratici – rappresentano il più grande pericolo per quello che è il progetto politico più ambizioso che l’umanità abbia mai messo in campo.
In questo numero di MicroMega, il terzo dall’inizio dell’anno, abbiamo chiesto a giornalisti, studiosi, esperti di area e politologi di aiutarci a capire in che modi, nelle diverse zone del mondo, la democrazia si sta dimostrando nemica di sé stessa, cioè permeabile a forme di autoritarismo quando non di totalitarismo, e in alcuni casi insensibile alle richieste di giustizia e protagonismo sociali che provengono dalla gente comune.
All’indomani della stagione che ha visto Pirandello in La stranezza e Dante nel film omonimo protagonisti di due film di successo, MicroMega dedica un numero monografico al travagliato ma sempre più fecondo rapporto fra cinema, serie tv e letteratura. Per provare a ridisegnare il paesaggio che entrambe le arti occupano e condividono: quello della narrazione e della lingua.
Ci accompagna nella riflessione un’impressionante polifonia di autori. Roberto Andò si confronta con Pupi Avati, Edoardo Albinati con Mauro Covacich, Francesca Marciano con Antonella Lattanzi, Francesco Bruni con Daniele Mencarelli in una sezione di duetti guidati dal critico letterario Mario Sesti, curatore dell’intero volume.
E poi, riflettono con noi Gianni Amelio e Domenico Starnone, Elisabetta Sgarbi e Giancarlo De Cataldo, Luigi Lo Cascio e Giancarlo Basili, Francesco Piccolo e Daniele Luchetti. Con saggi e approfondimenti di Alberto Anile, Maria Gabriella Giannice, Roy Menarini, Matteo Pollone, Riccardo Tozzi. Con la collaborazione di Silvia Lamia, Silvia Panichi, Caterina Taricano, Martina Ventura.