Sul ministro Giuli | L'autonomia differenziata e la CEI | Francia | Elezioni USA | Kagame | Ucraina | L'economia dell'Unione Europea | Mostra del Cinema di Venezia | Materialismo queer
Le notizie della settimana viste da MicroMega.
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Ma ora, ripercorriamo la settimana attraverso i contenuti più salienti pubblicati sul sito.
Partiamo dall’Italia con la più stretta attualità, con Pierfranco Pellizzetti che delinea per noi un ritratto del neo-ministro della Cultura Alessandro Giuli, che nonostante i modi melliflui è un esponente della destra più reazionaria.
Parliamo poi di una delle nostre battaglie, quella contro l’Autonomia differenziata: in proposito, Giancarlo Straini dimostra che quando le sinistre propongono insieme un’iniziativa politica chiara e forte, possono condizionare anche la Conferenza Episcopale Italiana.
Ci spostiamo anche questa settimana negli Stati Uniti, per la campagna delle elezioni presidenziali. Alessandra Lorini riflette sui protagonisti attraverso tre concetti chiave per la storia del paese: libertà, eccezionalismo, “sostituzione etnica”. Nello specifico del primo e forse unico dibattito televisivo tra Kamala Harris e Donald Trump, Martino Mazzonis ci spiega come e perché a suo avviso abbia prevalso Kamala Harris.
Passiamo poi a parlare di Russia e Ucraina. La direttrice di MicroMega Cinzia Sciuto ritiene che gli unici limiti da porre all’Ucraina per l’uso delle armi occidentali siano quelli del diritto internazionale (sempre che vogliamo sostenerla davvero). Francesco Brusa ha tracciato per noi un quadro generale del conflitto allo stato attuale, prendendone in esame i vari fronti e mettendo in evidenza le lacerazioni della società ucraina a quasi tre anni dall’invasione russa. Maria Chiara Franceschelli, autrice con Federico Varese del libro La Russia che si ribella. Repressione e opposizione nel Paese di Putin, ci ha rilasciato un’intervista in cui ne affronta i temi aprendo anche una finestra sull’Europa. Sempre sul fronte dell’opposizione russa, pubblichiamo un articolo a cura della rete Resistenza femminista contro la guerra, secondo cui il germe dell’aggressione dell’Ucraina risieda nella cultura patriarcale del paese di Putin. Proprio per questo la partecipazione effettiva delle donne aumenta la probabilità che le iniziative di pacificazione contro la guerra abbiano successo.
In Francia continua a far parlare la nomina a primo ministro di Michel Barnier. Marco Cesario ha intervistato per noi il politologo Pascal Cauchy, che analizza le ragioni finanziarie alla base di questa nomina. Ma fuori dai palazzi il popolo francese protesta per un colpo di mano che, sconfessando il voto popolare, sposta l’asse politico tutto a destra. Sulle manifestazioni tenutesi in diverse città del paese apre una finestra Elena Colonna.
In questi giorni si è discusso molto di Unione Europea in seguito al piano di rilancio economico presentato da Mario Draghi. Secondo Enrico Grazzini però il problema non risiede tanto nell’aspetto economico in sé, quanto nella gestione verticistica di un’Unione in grave declino, che nulla ha a che fare con la democrazia. A proposito di Unione Europea e democrazia, i paesi europei continuano a considerare un partner affidabile Paul Kagame, da 30 anni alla guida del Ruanda. Famoso come l’uomo che ha posto fine al genocidio del 1994, in realtà Kagame, come ci mostra Filippo Zingone, governa in maniera autoritaria e repressiva, ricorrendo alla sistematica soppressione fisica degli oppositori.
La Mostra del Cinema di Venezia si è conclusa la scorsa settimana, con la vittoria del Leone d’Oro di Pablo Almodóvar. L’ha seguita per noi – anche con video quotidiani via Instagram – Federica D’Alessio, secondo la quale la rassegna quest’anno, a differenza dello scorso, non ha presentato opere di grande impatto. In un articolo, la nostra redattrice mette in correlazione due film in concorso incentrati sulla guerra senza mai mostrarla: Campo di battaglia e Vermiglio.
In chiusura due libri: Un materialismo queer è possibile e altri scritti politici del filosofo marxista Federico Zappino, intervistato da Federica D’Alessio, e Il mercato della virtù. Critica al consumo etico di Estelle Ferrarese, di cui abbiamo pubblicato uno stralcio dalla lunga e accurata Introduzione; e un po’ di musica con Giovanni Carbone che presenta dieci dischi che compiono 50 anni nel 2024. E che, come tutti i cinquantenni d’altra parte, non andranno mai in pensione.
Anche questa volta abbiamo presentato solo i nostri contenuti più salienti, ma sul sito puoi trovarne ancora molti altri.