Nell'ultimo numero di MicroMega l'occasione mancata del Pnrr
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Fra i tanti temi affrontati nel numero di MicroMega in vendita nel nostro shop e in libreria c’è anche il Pnrr e la gestione emergenziale che è diventata prassi nel nostro Paese. Nicoletta Parisi e Dino G. Rinoldi mettono in guardia dai rischi di corruzione legati al fiume di denaro del Piano nazionale di ripresa e resilienza; Carlo Cellamare rileva come in relazione alle politiche abitative il Pnrr sia una grande occasione mancata; Valerio Nicolosi ricostruisce la storia dei commissari straordinari, sempre più di ordinaria amministrazione. Per scoprire gli altri temi del numero leggi il sommario completo.
Nicoletta Parisi e Dino G. Rinoldi – La corruzione al tempo del Pnrr (e a trent’anni da mani pulite)
Con il Pnrr, lo sappiamo, si stanno riversando nel nostro Paese fiumi di denaro. E con i fiumi di denaro, sappiamo anche questo, arrivano puntali i rischi di contaminazione dell’economia legale. Rischi che il Piano sembra però ignorare, tutto concentrato com’è sulla semplificazione delle procedure per rendere rapida la realizzazione dei progetti di investimento più che sul rafforzamento dei meccanismi di prevenzione della corruzione. Non proprio un bel segnale, a trent’anni da Mani Pulite.
Carlo Cellamare – Pnrr e questione abitativa: una grande occasione mancata
Sul fronte dell’emergenza abitativa – quello con le più importanti ricadute sociali – il Piano nazionale di ripresa e resilienza è una grande occasione mancata. Diverse sono infatti le linee di finanziamento, ma tutte orientate a interventi puntuali sulle componenti fisiche invece che a un approccio integrato che guardi ai problemi dei quartieri nella loro complessità. Con il grosso rischio di costruire cattedrali nel deserto e lasciare intatte le gravi diseguaglianze sociali. Eppure pianificare diversamente si può, e alcuni esempi concreti lo dimostrano.
Valerio Nicolosi – Un commissario per ogni stagione
Che si tratti di reali emergenze (inondazioni, terremoti), di prevedibilissimi grandi eventi (giubilei, Expo, campionati sportivi) o di normalissime opere (più o meno grandi) che però non vengono mai completate, negli ultimi decenni la soluzione in Italia stata sempre la stessa: la nomina di un commissario straordinario che, in deroga alle norme vigenti, dovrebbe risolvere i problemi che l’ordinaria politica non riesce a risolvere. Peccato che non sempre (anzi quasi mai) le cose vadano così.