Nel nuovo MM+: Abbiamo ancora bisogno della religione? | La sfida dell’acqua | Intervista a Gianfranco Bettin | Strage di Duisburg | The Beatles | Francis Fukuyama
Con contributi di: Vito Mancuso, Cinzia Sciuto, Sofia Belardinelli, Gianfranco Bettin, Theresa Reinold, Giovanni Carbone, Federica D’Alessio.
In un mondo in cui la ricerca scientifica riesce ogni giorno a fornire risposte sempre più precise alle grandi domande dell’esistenza, qual è il ruolo della religione? Può la fede continuare a essere faro morale se perde il suo primato come fonte di spiegazione dell’origine del mondo e della vita? Davvero se Dio non c’è tutto è permesso o, al contrario, proprio finché c’è Dio tutto sarà permesso? Questi interrogativi sono al centro del dialogo di Vito Mancuso con Cinzia Sciuto che apre questo numero di MicroMega+: “Abbiamo ancora bisogno della religione?”.
La profonda siccità che ha colpito quest’anno l’Italia non dipende soltanto dal cambiamento climatico ma da un’errata gestione delle risorse idriche a disposizione. La crisi idrica è dunque una questione politica. L’analisi di Giulio Boccaletti, esperto di risorse naturali e sicurezza idrica, nell’articolo di Sofia Belardinelli: “La sfida dell’acqua, emblema di un mondo che cambia”.
Nel suo ultimo libro, “I tempi stanno cambiando”, Gianfranco Bettin analizza cause, prospettive e soluzioni sulla fine dell’Antropocene, l’era del massimo impatto umano sul pianeta, sottolineando l’interdipendenza tra crisi climatica, ecologica e sociale. Daniele Nalbone l’ha intervistato per la serie “La politica che (non) c’è”: “Bettin: ‘Come evitare la catastrofe ecologica’”.
Il 15 agosto 2007 la ‘ndrangheta italiana provocò un bagno di sangue senza precedenti nella città tedesca di Duisburg. A 15 anni di distanza, in Germania quasi nessuno ricorda la strage. Un’amnesia collettiva – spiega Theresa Reinold (“’Non da noi!’. La Germania 15 anni dopo la strage di Duisburg”) – che evidenzia la mancanza di consapevolezza rispetto alla diffusione delle mafie italiane.
Sessant’anni dopo il primo 45 giri, molti dei brani dei Beatles potrebbero essere hit dell’oggi. Grazie a un’alchimia miracolosa e irripetibile – scrive Giovanni Carbone (“The Beatles: sessant’anni e non li dimostrano”) – Paul McCartney, John Lennon, George Harrison e Ringo Starr hanno riscritto i canoni del Rock and Roll diventando icone pop trasversali alle generazioni.
Concludiamo questo numero di MicroMega+ con una riflessione di Federica D’Alessio (“Se Fukuyama avesse letto Carla Lonzi…”) sull’ultimo libro di Francis Fukuyama, “Il liberalismo e i suoi oppositori”. Nel saggio il politologo americano rivede a 30 anni di distanza le eccessive sicurezze riguardo alla “Fine della storia” e riconosce che il liberalismo, nel XXI secolo, è un veliero nella temperie; che non necessariamente supererà la tempesta.
MicroMega+ si ferma una settimana per la pausa estiva, il nuovo numero della newsletter uscirà venerdì 26 agosto.
Buona lettura!
L’aggressione di Putin all’Ucraina ha fatto emergere profonde divisioni in ampi settori della società civile che, pur orfana di partiti, si riconosce nei valori fondamentali della sinistra. Poiché non si tratta di questioni marginali e poiché MicroMega considera un valore irrinunciabile il confronto a sinistra, nel numero appena uscito, disponibile in libreria e su shop.micromega.net ospitiamo un grande forum sulla guerra in Ucraina e sulle questioni centrali che sono emerse in questi mesi come le più controverse a sinistra: sostegno alla resistenza ucraina, invio di armi, ruolo dell’Occidente, minaccia nucleare. Questo grande “a più voci” ospita le opinioni di Erri De Luca, Simona Argentieri, Luciano Canfora, Carlo Rovelli, Valerio Magrelli, Pierfranco Pellizzetti, Alessandro Gilioli, Norma Rangeri, Lucio Baccaro, Gad Lerner, Dacia Maraini, Maurizio De Giovanni, Moni Ovadia, Pierluigi Sullo, Cinzia Sciuto, Domenico De Masi, Sergio Cofferati, Giuliana Sgrena, Włodek Goldkorn, Furio Colombo, Pancho Pardi, Nando dalla Chiesa, Rosi Braidotti, Nicola Lagioia. [Qui il sommario del numero]