Nel nuovo MM+: 1962, i missili a Cuba | Mattei e la fine di un’Italia | Sinistra, le ragioni del declino | La costruzione di uno Zar | L’apartheid contro i palestinesi | Wanna Marchi
Con contributi di Leonardo Campus, Pierfranco Pellizzetti, Nicolò Bellanca, Elia Rosati, Domenico Gallo, Christian Ruggiero.
A sessant’anni di distanza, la crisi dei missili di Cuba dell’ottobre 1962, “il momento più pericoloso in tutta la storia umana”, si riconferma un evento cruciale per le conseguenze che ebbe, i rischi che rese evidenti e le lezioni che ancora se ne potrebbero trarre. L’approfondimento di Leonardo Campus: “Sessant’anni fa, i missili a Cuba”.
A un altro importante anniversario che cade in questi giorni, la misteriosa morte sessant’anni fa di Enrico Mattei, fondatore dell’Eni e profeta visionario dell’autonomia energetica italiana, è dedicato l’articolo “Bescapé, 27 ottobre 1962, fine di un’Italia” di Pierfranco Pellizzetti, una riflessione sul ruolo decisivo svolto dall’impresa pubblica nel miracolo economico italiano del secondo dopoguerra.
“Paura, preoccupazione e (mancanza di) speranza. Le ragioni del declino della sinistra” è il titolo del contributo di Nicolò Bellanca che sostiene che i partiti di sinistra potrebbero costruire una larga alleanza tra gruppi sociali, recuperando le classi popolari, con un programma che affronti tre temi cruciali: le emergenze sistemiche, le disuguaglianze complesse e la società relazionale.
“La costruzione di uno Zar. La Russia a vent’anni dalla strage del Teatro Dubrovka”: Elia Rosati spiega come l’eccidio nel teatro moscovita ha rappresentato un giro di boa nella trasformazione autoritaria della Russia, soprattutto dal punto di vista delle libertà civili e di espressione e, oggi, di uno Stato sempre più aggressivo militarmente.
Un documentatissimo saggio dello storico israeliano Ilan Pappè ricostruisce l’edificio politico, amministrativo e militare alla base dell’occupazione israeliana della Cisgiordania e di Gaza, sfrondandolo dai falsi miti e dagli inganni che nascondono un vero e proprio regime di apartheid nei confronti dei palestinesi. La recensione di Domenico Gallo: “Come Gaza e la Cisgiordania sono state trasformate nella prigione più grande del mondo”.
Non è stata soltanto la televisione a creare il fenomeno Wanna Marchi. La ragione del suo successo come regina delle televendite – secondo l’analisi di Christian Ruggiero (“Se telefonando… Wanna Marchi e l’Italia degli ultimi quarant’anni”) – è da rintracciare anche nel modo in cui è storicamente possibile, attraverso il telefono, insinuarsi nelle vite delle persone.
Buona lettura!
È uscito il nuovo numero di MicroMega (5.2022), un volume monografico dedicato al cibo realizzato in collaborazione con Slow Food Italia e Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo. Salute, ambiente, benessere animale, diritti dei lavoratori, agroecologia, biodiversità, food policies, ristorazione collettiva, consumo consapevole, ruolo delle donne: sono solo alcuni dei temi affrontati nel volume che ospita contributi di Carlo Petrini, Andrea Pezzana, Paola Migliorini, Francesco Sottile, Paolo Pinto, Carlo Catani, Laura Demerciari, Elisa Bianco, Alberto Bettini, Caterina Ceraudo, Tiziana Tacchi, Simone Tondo, Eugenio Signoroni, Angelo Mastrandrea, Leonardo Palmisano, Monica Di Sisto, Raoul Tiraboschi, Maurizio Franco, Michele A. Fino, Nicola Perullo, Cinzia Scaffidi.