L'attacco del governo ai giudici, il caso Boualem Sansal e le altre notizie della settimana
Uno sguardo ai contenuti pubblicati sul sito di MicroMega.
GIUSTIZIA E LIBERTÀ
Il Contrappunto di questa settimana della nostra direttrice (fruibile anche in versione audio) è dedicato all’attacco del governo ai danni della magistratura. Prendendo in esame il caso Almasri e la vicenda dei migranti in Albania, Cinzia Sciuto dimostra come non ci sia nessuno “scontro” tra il potere esecutivo e quello giudiziario, ma un vero e proprio attacco del primo ai danni del secondo. Esattamente come trent’anni fa.
Della vicenda che ha per protagonista lo scrittore Boualem Sansal, arrestato ad Algeri nel novembre scorso, si è occupato Paolo Flores d’Arcais scagliandosi contro intellettuali e politici europei, accusati di ponziopilatismo per non essersi mobilitati in difesa dello scrittore tuttora detenuto in Algeria. All’articolo dell’ex direttore di MicroMega ha fatto seguito il pentimento della delegazione del M5S al parlamento europeo per il voto contrario alla liberazione di Sansal, motivato dalle indicazioni dei colleghi di La France Insoumise di Mélenchon.
NOSTRA PATRIA È IL MONDO INTERO
Venti di libertà spirano dalla Serbia, segnata da proteste che stanno assumendo proporzioni maggiori di quelle che nel 2000 portarono alla cacciata di Milošević. Partite da Novi Sad, dove il 1° novembre 2024 il crollo di una pensilina della stazione ferroviaria ha ucciso quattordici persone, le manifestazioni si sono diffuse in tutto il paese, mettendo in crisi il sistema di potere di Vučić, segnato dalla corruzione e da un autoritarismo soft. A fornircene un quadro è Christian Elia.
Matilde Moro, direttamente da Masafer Yatta, ci racconta invece quello che sta succedendo in Cisgiordania, dove le violenze si sono intensificate dopo il cessate il fuoco a Gaza. Le politiche di annientamento di Tel Aviv intanto trovano un appoggio in Occidente nelle estreme destre. Come sia possibile coniugare antisemitismo e appoggio a Israele ce lo spiega Micol Meghnagi.
PICCOLO E GRANDE SCHERMO
Questa settimana ci siamo dedicati anche a due titoli che, tra TV e cinema, hanno fatto molto parlare. Mario Sesti ha recensito per noi la serie M – Il figlio del secolo, soffermandosi sui suoi aspetti estetici e sul suo portato culturale. Fabio Bartoli ha invece parlato del film A Complete Unknown che, raccontando la svolta elettrica di Bob Dylan davanti al pubblico del Newport Folk Festival, riafferma la necessità della libertà dei creativi, spesso soffocata dalle logiche dell’industria.
A FUTURA MEMORIA
Seconda puntata della nuova rubrica “A futura memoria” dedicata ai nostri abbonati SOSTENITORI, che scandaglia il ricchissimo archivio digitale di MicroMega e porta ogni settimana all’attenzione di voi lettori e lettrici uno dei migliaia di testi pubblicati dal 1986 a oggi sulle nostre pagine e che, anche a distanza di molti anni, continua a parlarci.
Oggi abbiamo selezionato per voi, da MicroMega 3/2014, il testo L’Europa come repubblica cosmopolitica in cui Ulrich Beck punta il dito contro la prospettiva nazionale tanto cara agli euroscettici, di destra e di sinistra.
I testi dell’archivio di MicroMega sono disponibili per i nostri abbonati SOSTENITORI, che possono leggere in digitale tutto quello che è stato pubblicato sulla rivista dal 1986 a oggi.
È uscito l’ultimo volume cartaceo di MicroMega, dal titolo “Fine del sogno europeo?”. Acquistalo nella tua libreria di fiducia o negli store online oppure sottoscrivi i nostri piani di abbonamento AMICO o SOSTENITORE.
(Attenzione: con il piano SOSTENITORE ricevi anche la copia cartacea ma, per ragioni tecniche, l’invio non include questo numero bensì partirà dal prossimo).
È tutto per questa settimana, la redazione vi augura buon weekend!
Non sono un sostenitore di questo governo e non l’ho votato ma concordo con la posizione di estrema critica alla Magistratura italiana che dopo il 1992 ha ritenuto di dover intervenire di autorità nelle vicende dei vari governi esercitando una sussidiarietà politica a causa della scarsa consistenza delle diverse compagini governative Non approvo questo comportamento e come cittadino diffido di questa interferenza
Registro invece che l’opposto e cioè l’ ingerenza governativa verso la magistratura non è mai o quasi mai avvenuta Trovo un po’ stucchevole e sintomo di piaggeria questa levata di scudi sempre a difesa dei giudici
Ognuno al suo posto, questa dovrebbe essere la regola
I giudici esercito bene il loro dovere sarebbe già sufficiente