La fragile tregua di Gaza, Trump pregiudicato e le altre notizie della settimana
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Cara lettrice, caro lettore di MicroMega,
siamo da poco entrati insieme in questo 2025 e in questo video la direttrice Cinzia Sciuto condivide i suoi auguri e i nostri progetti per l’inizio di questo anno. Per realizzarli abbiamo bisogno del tuo sostegno: se hai sottoscritto uno dei nostri piani di abbonamento, ti ringraziamo di cuore; se ancora non l’hai fatto, sappi che la campagna “Sostieni la resistenza democratica di MicroMega!” continua e puoi sostenerci regalando MicroMega a te o a uno dei tuoi cari.
NOSTRA PATRIA È IL MONDO INTERO
Sul piano internazionale tiene banco la questione dell’accordo di tregua tra Hamas e il governo israeliano. Al tema la direttrice Cinzia Sciuto ha dedicato un Contrappunto, evidenziando come l’accordo per un cessate il fuoco a Gaza sia una condizione necessaria ma non sufficiente per una pace duratura, le cui basi possono essere messe solo ponendo fine all’occupazione dei Territori e con la creazione di uno Stato palestinese.
Alle cerimonie per l’ottantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz il governo polacco ha invitato anche il premier israeliano Netanyahu, garantendone l’immunità a fronte del mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale, mentre sono state escluse realtà ebraiche non sioniste, denuncia la rete European Jews for Palestine.
Uno sguardo al Medio Oriente l’ha rivolto per noi anche Silvia Cegalin, spingendolo oltre le sbarre del famigerato carcere di Evin. Il sollievo per la liberazione di Cecilia Sala infatti non deve farci dimenticare ciò che accade nella prigione in cui il regime teocratico reclude i suoi oppositori politici.
Non dimentichiamo poi che lunedì 20 gennaio sarà il giorno dell’insediamento di Donald Trump per il suo secondo mandato da presidente degli Stati Uniti. Solo pochi giorni fa, il tycoon ha ricevuto, per i 34 capi di accusa per i quali nella primavera scorsa era stato condannato da una giuria di Manhattan, la “non sanzione penale” dell’unconditional discharge, consistente in un rilascio senza alcuna prescrizione da rispettare: una decisione, come ci spiega Elisabetta Grande, dettata da ragioni di pura opportunità politica. Sull’avversione di Trump per le energie rinnovabili si concentra Francesco Suman, portando alla luce come da questo punto di vista sia ancora più radicale di Ronald Reagan, che buttò all’aria le politiche green del suo predecessore, il recentemente scomparso Jimmy Carter.
Infine, nostra patria sarà pure il mondo intero ma non certo per Alice Weidel, in Germania candidata cancelliera alle elezioni di febbraio per il partito di estrema destra AfD, il cui programma oscilla tra nostalgie nazionaliste e strizzate d’occhio al neonazismo.
L’ITALIA AL TEMPO DI MELONI
Il 16 gennaio è arrivato il primo sì della Camera alla riforma costituzionale del ministro Nordio sulla separazione delle carriere tra magistrati inquirenti e giudicanti. A tal proposito ricondividiamo l'intervista a Paola Di Nicola Travaglini, consigliera della Corte Suprema di Cassazione, nella quale quest’ultima esprimeva tutti i suoi timori riguardo le riforme del ministro della Giustizia.
Massimo Taddei ha invece analizzato la nuova legge di bilancio. Una manovra che non fa disastri e non è stata presentata con la sua coda di proclami irrealizzabili ma che comunque sembra una fotocopia un po’ sbiadita di decine di leggi di bilancio degli scorsi anni, costituendo l’ennesima occasione sprecata.
Alla scuola si è infine dedicata la nostra Ingrid Colanicchia, dovendo constatare – ancora una volta – come questo governo, al di là di vaghi buoni propositi, in concreto non abbia a cuore l’educazione sessuale e il contrasto alla violenza di genere.
DOLOROSI ADDII
Questa settimana ci hanno lasciato tre grandi personaggi. Furio Colombo, storico collaboratore e amico di MicroMega, di cui abbiamo ricondiviso due interventi: una riflessione sullo sciagurato abbandono dell’antifascismo da parte della sinistra e un’intervista in cui spiegava a Paolo Flores d’Arcais le ragioni della sua scelta di lasciare Il Fatto Quotidiano. Oliviero Toscani, di cui abbiamo ripubblicato un dialogo con il filosofo Sergio Givone sul mondo e la sua immaginazione. Immaginazione del mondo a cui ha contribuito da par suo David Lynch, la cui normalità scandalosa è stata oggetto di un dialogo con Mario Sesti in uno dei nostri almanacchi del cinema.
Per questa settimana è tutto, buona lettura e buon weekend!
La redazione di MicroMega