Il caso Toti e la politica dei clan | Attentato a Robert Fico | Armi e contraccettivi secondo Bergoglio | Liliana Segre contro il premierato | Migranti e solidarietà | La rivolta dei rom a Birkenau
Una selezione degli articoli pubblicati su MicroMega.net.
POLITICA e GIUSTIZIA | Il clan del porto: se la politica riscopre i vantaggi della lordship | di FABIO ARMAO
Gli intrighi affaristici che stanno emergendo in seguito all’esplosione del caso Toti dicono molto dell’odierna natura del sistema politico in Italia. Chi ricopre cariche istituzionali è ormai distante dall'idea che il potere dovrebbe servire la collettività e non gli interessi personali dei politici o degli imprenditori amici. La democrazia italiana è bloccata in una fase transitoria, basata su rapporti di tipo feudale. Questo sistema di potere di natura clanica è incompatibile con la democrazia.
Il caso Toti e il garantismo di una destra che teme la magistratura indipendente | di MICHELE MARCHESIELLO
Dirsi garantisti oggi significa soltanto trovare, nel nostro astruso sistema penale, l’estrema difesa dell’illegalità e dell’assenza di un’etica pubblica intesa come impaccio all’affarismo e alla corruzione. Il caso Toti ci dice molto sulla necessità di tutelare l’autonomia della magistratura dalla politica, e sulla centralità delle intercettazioni su chi è indagato per la qualità della nostra democrazia.
Liliana Segre sul premierato: “Aspetti allarmanti, non posso e non voglio tacere | di LILIANA SEGRE
La riforma del premierato, proposta di legge per l’elezione diretta del capo di governo voluta e promossa da Giorgia Meloni, è arrivata in Senato. Pubblichiamo di seguito l'intervento al dibattito parlamentare del 14 maggio della senatrice a vita Liliana Segre, che esprime la sua ferma contrarietà a questa riforma.
MONDO | Attentato a Robert Fico: l’inquietudine della Slovacchia e dell’Ue | di MASSIMO CONGIU
A poche settimane dalle elezioni europee, il premier slovacco Robert Fico è stato vittima di un attentato, la cui matrice è ancora tutta da chiarire mentre Fico è ricoverato in gravi condizioni. Un ritratto del politico.
LAICITÀ | Papa Francesco: “Armi e contraccettivi contro la vita” | di SILVANO FUSO
In occasione degli "Stati generali della natalità" papa Francesco ha affermato che l’industria delle armi e la produzione di contraccettivi contribuiscono al calo demografico dal momento che, secondo Bergoglio, le une distruggono e i secondi impediscono la vita. Queste parole reiterano l’ossessione della Chiesa Cattolica nel voler controllare la sessualità delle persone, e ignorano che se le armi sono indiscutibilmente fonte di sofferenza, i contraccettivi possono invece prevenirla. Il papa farebbe meglio a concentrarsi sulle reali cause del calo demografico, più riconducibili alla povertà e alla sofferenza di chi vive che alle pratiche di controllo della natalità.
ACQUISTALO NELLA TUA LIBRERIA DI FIDUCIA O NEGLI STORE ONLINE (AMAZON - IBS)
SOLIDARIETÀ | La lotta del governo contro le ong che salvano vite in mare | di FEDERICA ROSSI
Dopo ogni salvataggio, le navi che soccorrono i migranti in mare devono recarsi al porto assegnato dalle autorità. Spesso, in particolare dal Decreto Piantedosi in poi, si tratta di porti nel Nord Italia a giorni di navigazione dalle aree in cui operano. È quanto successo lo scorso 5 aprile a una nave di Emergency che, dopo aver salvato 202 persone, ha dovuto navigare cinque giorni nonostante nei pressi fosse stata segnalata un’altra imbarcazione in condizione di pericolo. L’operato delle ong che presidiano il Mediterraneo è ormai un costante districarsi tra le leggi italiane che ostacolano il salvataggio di vite umane e la legge del soccorso che impone di intervenire.
La “ferrovia sotterranea”: una rete di disobbedienza solidale con le persone migranti | di CHRISTIAN ELIA
Diventa internazionale la rete per il diritto al movimento che da anni mette insieme movimenti e associazioni che su mare e su terra si battono per la tutela e la dignità delle persone migranti. “Freedom of Movement Solidarity Network” nasce nell’autodenuncia della propria pratica quotidiana di disobbedienza civile, contro la politica migratoria italiana ed europea. Dai confini dell’Europa, in mezzo al mare o nel deserto, tra le montagne e lungo le strade, c’è un popolo di cittadini e cittadine che non resta indifferente davanti alla normalizzazione della disumanità.
MEMORIA | La rivolta dei rom e sinti: l’unica vittoria degli internati di Birkenau | di CHIARA NENCIONI
È passata alla storia come “la rivolta degli zingari”: esattamente ottant'anni fa, il 16 maggio del 1944, circa 6.500 rom e sinti prigionieri a Birkenau riuscirono a disinnescare il piano previsto per il massacro finale dell’intero settore del campo. Nonostante i rivoltosi siano poi stati smistati in altri campi o uccisi nei mesi a seguire, questa storia di ribellione rimane incisa nella storia.