Guerra, pace, resistenza. Acquista il nuovo numero di MicroMega
Il numero 4 del 2022 disponibile in versione sia cartacea sia digitale su shop.micromega.net e in libreria.
La scorsa domenica vi abbiamo anticipato due degli interventi dell’"A più voci" pubblicato sul numero 4 di MicroMega, disponibile in libreria e su shop.micromega.net, che raccoglie il punto di vista di più di venti personalità del mondo della sinistra italiana sulla guerra di Putin. Oltre a questa sezione il volume comprende quattro saggi di approfondimento: oggi ve ne presentiamo due.
In “La guerra di Putin: Habermas e Ponzio Pilato”, Paolo Flores d’Arcais fa una puntuale analisi critica della posizione di Jürgen Habermas. Il filosofo tedesco ha dedicato alla guerra in Ucraina un lungo articolo che secondo il direttore di MicroMega è particolarmente confuso e contraddittorio. Da un lato Habermas dà un giudizio molto netto sull’aggressione di Putin all’Ucraina, definendola una “guerra assassina”. Da questa presa di posizione non discendono però, argomenta Flores d’Arcais, una serie di conseguenze logiche, a partire dal sostegno senza se e senza ma alla resistenza ucraina, anche con l’invio di armi. Nel testo di Habermas i “se” e i “ma” sono moltissimi, uniti a una aspra critica alla posizione dei Verdi tedeschi, e in particolare ad Annalena Barbock, che invece questo sostegno lo hanno coerentemente dato fin da subito. Contraddizione per contraddizione, un’analitica disamina dei non sequitur habermasiani.
Nelle scorse settimane i giornali italiani si sono molto dilettati a individuare filoputiniani fra politici, giornalisti, opinionisti. Ma le complicità vere con il regime di Putin non sono tanto quelle espresse oggi in più o meno condivisibili prese di posizione sulla guerra, quanto quelle legate ai rapporti economici e politici che negli scorsi decenni hanno consentito al presidente russo di estendere la sua rete di influenze, di arricchirsi e di rendere molti Paesi occidentali dipendenti dalla Russia.
In “C’eravamo tanto amati. Putin e le complicità politiche e affaristiche” Mario Barbati ricostruisce questa fitta rete di relazioni in cui un ruolo di primo piano lo hanno svolto figure come Schröder, Merkel, Berlusconi, Salvini, passando per Renzi e Di Maio: politici, statisti, industriali, uomini d’affari, personaggi dello star system che hanno fatto di Putin il potente dittatore che è oggi.