NOSTRA PATRIA È IL MONDO INTERO
“Che le intenzioni del governo dell’ultradestra israeliana fossero fin dall’inizio quelle di cogliere l’occasione del 7 ottobre per spazzare via ogni ipotesi di soluzione politica alla questione palestinese che prevedesse finalmente la creazione di uno Stato palestinese vero accanto a Israele era chiaro fin da subito a chi volesse vedere”, scrive la direttrice Cinzia Sciuto commentando le ultime notizie da Gaza. “Oggi quelle intenzioni sono pubblicamente dichiarate senza nessuna remora da importanti esponenti del governo Netanyahu e anche chi in questi 595 giorni di guerra ha continuato a credere che Israele stesse conducendo una ‘giustificata guerra difensiva’ deve riconoscere che questa si è trasformata in una ‘orgia di vendetta senza fine’, che giunge a usare la fame con arma di guerra” (“La ‘soluzione finale’ per Gaza: il progetto di Netanyahu va fermato“).
L’ITALIA AL TEMPO DI MELONI
Al tema della cittadinanza e al relativo quesito referendario dell’8 e 9 giugno sono dedicati due contenuti di questa settimana. Per la filosofa Lea Ypi, che coglie l’occasione per riflettere sulla sinistra di fronte al tema migrazione, si tratta di un “passo nella giusta direzione, non solo dal punto di vista normativo, ma anche simbolico”: “In un contesto in cui la cittadinanza viene spesso trattata come uno strumento di controllo, aprire un dibattito sul suo significato inclusivo e democratico è fondamentale” (“Cittadinanza, confini e giustizia: la sinistra davanti alla sfida migratoria“).
Daniela Ionita ricorda invece come il referendum sulla cittadinanza nasca da un dibattito politico sul tema paralizzato da tempo e affronti una tematica che riguarda migliaia di persone invisibili agli occhi delle agende politiche degli ultimi anni: “Si continuerà a definire chi nasce e cresce in Italia straniero oppure finalmente vogliamo creare un’Italia che ascolta, vede e riconosce il percorso di migliaia di persone qui nate o cresciute?” (“Referendum Cittadinanza, per scegliere l’Italia del ‘siamo’“).
Al Decreto “sicurezza” e in particolare agli effetti sugli istituti di pena italiani è dedicato l’articolo di Massimo Congiu che illustra i contenuti di un documento della Conferenza dei garanti territoriali delle persone private della libertà personale che lancia l’allarme sul rischio di un ulteriore peggioramento della situazione carceraria: “Carcere, i garanti territoriali contro il Decreto Sicurezza“.
Questi sono solo alcuni dei contenuti pubblicati sul sito questa settimana. Per leggere questi e tutti gli altri scegli il piano di abbonamento che fa per te!
A FUTURA MEMORIA
Ogni settimana scandagliamo per voi il ricchissimo archivio digitale di MicroMega per portare alla vostra attenzione uno dei migliaia di testi pubblicati dal 1986 a oggi sulle nostre pagine e che, anche a distanza di molti anni, continua a parlarci.
Questa settimana abbiamo scelto il dialogo tra Axel Honneth e Giorgio Fazio (da MicroMega 1/2017) in cui il filosofo tedesco spiega come nella tradizione del socialismo – intesa in senso ampio, quindi non soltanto nella sua variante marxista – si possa rinvenire una riflessione ricca di sfumature sulle alternative possibili al capitalismo, che può servire a rimettere in moto la nostra immaginazione istituzionale: “Socialismo come libertà“.
I testi dell’archivio di MicroMega sono disponibili per i nostri abbonati SOSTENITORI, che possono leggere in digitale tutto quello che è stato pubblicato sulla rivista dal 1986 a oggi.
IN USCITA IL 30 MAGGIO IL VOLUME 3/2025 DELLA RIVISTA. PRENOTA FIN DA ORA LA TUA COPIA NELLA TUA LIBRERIA DI FIDUCIA O NEI PRINCIPALI STORE.
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Con contributi di: Daniel Miller, Jonathan Haidt, Candice Odgers, Marco Deseriis, Francesco Brusa, Vito Saccomandi, Christian Elia, Paolo Gerbaudo, Gloria Origgi, Emma Catherine Gainsforth, Andrea Daniele Signorelli, Pierfranco Pellizzetti, Serena Ciranna, Fabio Bartoli, Stefana Broadbent, Nicola Grandi, Mariasole Garacci, Paolo Ercolani, Elettra Santori, Bianca Arrighini, Francesco Cancellato e Gianmichele Laino.
È tutto per questa settimana!
La redazione