Fermare il Ddl "Sicurezza" | Libano | Ucraina | Rojava | Francia | Processo ENI | Marzabotto | CERN | Marcello Mastroianni
Uno sguardo ai contenuti pubblicati da MicroMega questa settimana.
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Nei giorni scorsi è stato approvato alla Camera il Ddl 1660 o “Ddl Sicurezza” che attende di essere discusso al Senato. Federica D’Alessio ha intervistato il senatore Beppe De Cristofaro (Avs), che ha spiegato il tipo di battaglia che aspetta le forze di opposizione, dentro e fuori il Parlamento, per impedire che questa legge repressiva passi.
Una delle questioni più scottanti all’interno del Ddl 1660 “Sicurezza” è la repressione delle rivolte, anche non violente, dentro le carceri. Ma nei luoghi della detenzione le condizioni di vita sono spesso insostenibili, ed è a causa di queste che le rivolte scoppiano. L’ultima, sfociata in un incendio, è avvenuta proprio ieri nel carcere romano di Regina Coeli. Sull’accaduto, Checchino Antonini ha intervistato per noi Ilaria Cucchi.
Rimanendo alla politica italiana: ieri sono state consegnate in Cassazione un milione e 300mila firme per il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata. Un risultato significativo di mobilitazione, che si accompagna a quello, non meno eclatante, delle oltre 600mila firme raccolte in pochi giorni, in particolare online, per abrogare la restrittiva legge sulla cittadinanza: una risposta di popolo talmente poderosa che il deputato della Lega Claudio Borghi ha reagito dicendo che presenterà una legge per abolire la possibilità di firmare per i referendum per via digitale. Peccato che, con buona pace del deputato, nel caso delle firme per l’autonomia differenziata, quasi il 60% della raccolta sia avvenuta sul territorio e nei banchetti.
Il fronte di guerra in Libano è motivo di grave preoccupazione. Netanyahu ha provato a riconquistare il consenso allargando le operazioni militari, e la sua decisione – spiega Cinzia Sciuto nel suo Contrappunto – vede il favore di gran parte dell’opinione pubblica. Ma lo scenario è destinato ad allargarsi se nessuno fermerà il premier israeliano poiché, come scrive Christian Elia, l’obiettivo è l’allargamento del fronte fino a includere l’Iran.
Rimanendo in Medio Oriente, Mosè Vernetti ha intervistato Ilham Ahmed, co-presidente del Consiglio Esecutivo del Daanes ed esponente del Pyd (Partito dell’Unione Democratica), primo partito del Rojava (il Kurdistan siriano), a proposito del rapporto di Amnesty International che accusa l‘amministrazione curda di trattamento inumano nei confronti dei detenuti dell‘Isis.
Anche lo scenario della guerra in Ucraina si complica e aggrava. Uno dei dibattiti che più tiene banco contnua a essere legato all’invio di armi di armi, specialmente a seguito della risoluzione europea approvata una settimana fa, fra le varie acrobazie dei deputati italiani. Secondo Pancho Pardi è proprio alla Costituzione italiana che bisogna guardare per capire che l’invio di armi all’Ucraina resistente è pienamente legittimo, visto che l’Italia ripudia sì la guerra ma ne riconosce l’esistenza, e stabilisce come fronteggiarla e come difendersene.
In Francia, il primo ministro Barnier ha varato il governo più a destra dall’epoca Fillon-Sarkozy, stravolgendo interamente il quadro della rappresentanza politica così come sancita dalle elezioni. Un quadro della situazione ci è offerto da Marco Cesario.
A Milano è iniziato il “processo al processo”, che vede coinvolti i pm dell’accusa del “processo Nigeria” in cui erano imputati Eni e i suoi manager; accusati, insieme a Shell, di corruzione internazionale per una tangente record di oltre un miliardo di dollari per ottenere la concessione di Opl 245, un grande campo petrolifero in Nigeria. Furono tutti assolti, e ora dalla parte degli imputati ci sono i magistrati del loro processo. Ricostruisce per noi l‘intricta vicenda giudiziaria Gianni Barbacetto.
Chiudiamo con i nostri anniversari. Chiara Nencioni continua a seguire il filone delle stragi nazifasciste del 1944, soffermandosi stavolta sugli 80 anni dall’eccidio di Marzabotto. Chiara Piaggio ha ripercorso l’inizio della guerra di liberazione anticoloniale del Mozambico, 60 anni fa, conclusasi solo nel 1975. Sul versante scientifico, invece, Silvano Fuso ha ricordato i 70 anni del Cern di Ginevra.
Uno spazio speciale lo riserviamo a un’icona senza tempo in Italia e nel mondo: 100 anni fa nasceva Marcello Mastroianni, celebrato da Mario Sesti come “il più umano tra i divini”.
Anche questa volta abbiamo presentato solo i nostri contenuti più salienti, ma sul sito puoi trovarne ancora molti altri. È tutto, buona lettura!
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