Elezioni, Flores d'Arcais: "Un appello unitario per fermare le destre e salvare la Costituzione" | Berizzi: "I partiti che si presentano alle elezioni sottoscrivano una clausola antifascista”
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Un appello unitario per salvare l’Italia dall’intenzione delle destre di stracciare la Costituzione
Proviamo a impedire fino all’ultimo istante che lo scellerato egoismo narcisista e autolesionista dei dirigenti delle non destre propizi un catastrofico naufragio elettorale.
di Paolo Flores d’Arcais
La matematica non è un’opinione, e la legge elettorale neppure. Le destre lo hanno capito e la stanno sfruttando al massimo. Ma i dirigenti dei partiti delle non-destre – tutti – non se ne danno per intesi, e preparano allegramente l’harakiri.
Riassumendo, per chi non avesse capito la posta in gioco.
L’ orrenda legge elettorale (che nessuno ha voluto cambiare, Letta per primo) prevede che un terzo dei seggi, sia alla Camera che al Senato, venga assegnato in collegi uninominali. Il candidato che prende più voti, fosse anche solo il 20%, conquista il seggio. Anche un bambino che non conosca ancora le tabelline, ma sappia fare di somma, capisce che decisivo è fare coalizione, al di là delle differenze di programma e di ogni reciproco detestarsi. Le destre, che qualche iper-ottimista preferisce non qualificare di ex-post-neo-filo-para fasciste, benché siano divise su questioni cruciali (le alleanze internazionali, per non dire altro) la coalizione l’hanno già realizzata, e la condurranno in porto malgrado i lunghi coltelli per la scelta delle candidature.
“I partiti che si presentano alle elezioni sottoscrivano una clausola antifascista”
La proposta del giornalista Paolo Berizzi: "Così vediamo chi e cosa resta. Perché quelle del 25 settembre sono le elezioni più importanti dal '48 a oggi. In ballo c'è la tutela della Costituzione italiana".
Una “clausola antifascista” da far sottoscrivere a tutti i partiti che si presenteranno il 25 settembre alle elezioni politiche: è la proposta lanciata tramite questa intervista a MicroMega da Paolo Berizzi, unico giornalista in Europa a vivere sotto scorta per le minacce subite dall’estrema destra. “C’è chi, a sinistra, parla di ‘patto costituzionale’. Chi, a destra, di ‘voto patriottico’. Ebbene, vediamo quanti firmerebbero questa clausola. Perché dire genericamente che l’antifascismo deve tornare nell’agenda politica oggi non basta più. Oggi servono gesti chiari, netti. Forti. Solo così l’antifascismo vero, non occasionale o pre-elettorale, ma permanente e costituzionale potrà tornare al centro della politica italiana, altrimenti la destra sovranista e nazionalista avrà ancora gioco facile nel definire il ‘pericolo fascista’ come uno spauracchio da agitare solo sotto elezioni”.
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L’aggressione di Putin all’Ucraina ha fatto emergere profonde divisioni in ampi settori della società civile che, pur orfana di partiti, si riconosce nei valori fondamentali della sinistra. Poiché non si tratta di questioni marginali e poiché MicroMega considera un valore irrinunciabile il confronto a sinistra, nel numero appena uscito, disponibile in libreria e su shop.micromega.net ospitiamo un grande forum sulla guerra in Ucraina e sulle questioni centrali che sono emerse in questi mesi come le più controverse a sinistra: sostegno alla resistenza ucraina, invio di armi, ruolo dell’Occidente, minaccia nucleare. Questo grande “a più voci” ospita le opinioni di Erri De Luca, Simona Argentieri, Luciano Canfora, Carlo Rovelli, Valerio Magrelli, Pierfranco Pellizzetti, Alessandro Gilioli, Norma Rangeri, Lucio Baccaro, Gad Lerner, Dacia Maraini, Maurizio De Giovanni, Moni Ovadia, Pierluigi Sullo, Cinzia Sciuto, Domenico De Masi, Sergio Cofferati, Giuliana Sgrena, Włodek Goldkorn, Furio Colombo, Pancho Pardi, Nando dalla Chiesa, Rosi Braidotti, Nicola Lagioia. [Qui il sommario del numero]