Dieci anni dopo, je suis toujours Charlie!
Uno speciale con contributi di Gerárd Biard, Emanuela Marmo, Cinzia Sciuto.
Crediti foto: EPA/TERESA SUAREZ/ANSA
Sono passati dieci anni da quel 7 gennaio del 2015 in cui un commando di terroristi islamici irruppe nella redazione di un piccolo giornale satirico francese di cui pochi allora conoscevano il nome: Charlie Hebdo. Fu un massacro. Le vittime furono dodici, fra cui il direttore Charb e diversi vignettisti e collaboratori del giornale.
A distanza di dieci anni MicroMega torna a ribadire, con un commento della direttrice Cinzia Sciuto, che la libertà di espressione è anche libertà di dissacrare, di criticare aspramente, di essere irriverenti. Di offendere. E che la nostra libertà non può piegarsi alla sensibilità di chi vuole limitarla.
Subito dopo la strage una diffusa interpretazione vedeva il mondo diviso in due: da un lato “noi” occidentali a difesa (non sempre convinta per la verità) della libertà di espressione e dall’altro il mondo musulmano tutto compattamente indignato. Ma era proprio così? Emanuela Marmo ripercorre i commenti alla strage dei vignettisti provenienti da paesi prevalentemente musulmani che smontano questa visione manichea.
Ma dieci anni dopo l’attentato, che ne è in Francia della libertà d’espressione e di satira? Charlie Hebdo ha commissionato un sondaggio a riguardo e ne pubblica i risultati sul numero speciale in uscita oggi. Pubblichiamo in esclusiva in italiano l’articolo del caporedattore del giornale satirico, Gérard Biard, che li commenta.
Subito dopo la strage, MicroMega pubblicò un numero speciale intitolato “Je suis Charlie? Je suis Charlie!”: quel numero è disponibile in digitale (insieme a tutto l’archivio della rivista dal 1986 a oggi) per chi sottoscrive un abbonamento SOSTENITORE (se ti colleghi da smartphone scorri in orizzontale per vedere tutti i piani di abbonamento).
All’anniversario è dedicato anche il prossimo Mercoledì di MicroMega al Circolo dei lettori di Torino (via Bogino 9): «Dieci anni dopo, je suis toujours Charlie!». Appuntamento il 15 gennaio alle ore 18 con Cinzia Sciuto, Emanuela Marmo, Mario Natangelo e con un intervento video di Gérard Biard
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