Cinzia Sciuto: "Lo sguardo laico di MicroMega, oggi più necessario che mai"
Se cercate una rivista che confermi le vostre opinioni, MicroMega non è il luogo per voi. Siamo qui per mettere in discussione e rompere tabù. La neodirettrice presenta il suo progetto editoriale.
Care lettrici, cari lettori,
come sapete dallo scorso 1° settembre ho assunto la direzione di MicroMega. Un impegno che mi onora e mi entusiasma.
Sono passati 38 anni da quando MicroMega è nata. 38 anni nei quali il mondo è profondamente cambiato sotto molti punti di vista. Nel 1986, quando uscì il primo numero della rivista, c’era ancora il Muro di Berlino, la Guerra fredda caratterizzava i rapporti Est-Ovest, la Prima Repubblica era ancora in piedi. Nel mondo della comunicazione la tv la faceva da padrona assoluta, i giornali di carta orientavano l’opinione pubblica. Gli stravolgimenti politici, geopolitici e nel mondo dell’informazione di questi 38 anni sono stati enormi, e MicroMega li ha accompagnati mantenendo sempre fede al sottotitolo che nei primi anni accompagnava la testata: andare ostinatamente in cerca delle “ragioni della sinistra”. Ragioni che sono riassunte nella diade di valori che da sempre ha orientato e che continuerà a orientare la rivista: “Giustizia e libertà”. Due valori indissolubili, due facce della stessa medaglia, due obiettivi da tenere sempre fissi all’orizzonte, sempre insieme. Perché la libertà senza giustizia è privilegio. La giustizia senza libertà è inganno.
Un percorso durante il quale MicroMega ha sempre saputo tenere ferma la barra di questi valori, grazie all’instancabile impegno umano, intellettuale e politico del suo fondatore e per 38 anni direttore Paolo Flores d’Arcais, a cui mi lega un profondo legame di affetto e di stima e a cui va il mio più sincero ringraziamento. Così come un sincero ringraziamento va alla redazione, che con competenza ed entusiasmo ogni giorno rende possibile questo piccolo grande miracolo laico che è MicroMega, e a tutti i collaboratori che in questi anni hanno accompagnato la vita della rivista: conto sul vostro indispensabile supporto per continuare a portare avanti questo progetto.
Il compito che ci attende oggi, infatti, è se possibile ancora più difficile. Da un lato il mondo in cui viviamo è molto più sfuggente e difficile da contenere entro categorie nette; dall’altro gli strumenti oggi a disposizione per interpretare questo mondo sono essi stessi sfuggenti e difficili da controllare. Con l’avvento di internet prima e soprattutto dei social poi, è collassato su stesso lo spazio e il tempo della riflessione, del passaggio dal pensiero all’azione, con tutte le conseguenze che questo vero e proprio cambio di paradigma porta con sé. È anche andato in frantumi un orizzonte condiviso dei fatti. Oggi non “viviamo” neanche più nello stesso mondo. Nell’esplosione dei canali di comunicazione e informazione a cui abbiamo accesso diretto ognuno trova la propria bolla e al suo interno costruisce il proprio mondo. In un simile contesto persino il conflitto politico è diventato quasi impossibile.
La complessità del nostro tempo richiede un pensiero radicale e allo stesso tempo aperto. Il pensiero radicale, che ha sempre caratterizzato MicroMega, è un pensiero rigoroso e coerente, indisponibile al compromesso intellettuale, all’autoinganno o all’autocensura. Ma allo stesso tempo quello di MicroMega è un pensiero aperto, consapevole dei propri limiti, critico e autocritico, pronto a mettere in discussione anche sé stesso. Sappiamo “di non sapere”, come ci insegna la saggezza socratica, e questo ci rende aperti alla riflessione e al confronto. I valori e i princìpi che ci guidano, saldi e indiscutibili, non sono un algoritmo che produce in maniera deterministica risposte sempre certe e univoche. Il mondo, la realtà, ci sfida. Noi raccogliamo la sfida. Una rivista come MicroMega, con la sua lunga storia di rigore morale, intellettuale e politico, non può cadere nella tentazione della semplificazione. Deve abitare la complessità, interrogarsi e lasciarsi provocare dalla realtà.
La laicità sarà il faro che ci guiderà nel nostro cammino. Laicità è un concetto a me molto caro, che va al di là della mera disputa con le religioni. Essere laici significa rifiutare qualunque principio di autorità, sia esso religioso, politico, filosofico, ideologico. Essere laici significa esercitare il pensiero critico in modo costante, senza reticenze e senza sacrificarlo sull’altare di nessuna causa – per quanto giusta essa sia. La laicità ci impone di mantenere sempre il lume della ragione acceso, soprattutto in tempi in cui le sirene dell‘oscurantismo risuonano di nuovo in tutto il mondo.
Siamo convinti che la storia non abbia una direzione predeterminata, che non sia un percorso lineare, ma uno dei tanti esiti possibili che emergono dall’intreccio di possibilità. A ogni istante, può prendere strade inaspettate e inedite. E siamo convinti che ciascuno di noi abbia la responsabilità di incidere sul cammino che la storia intraprenderà. È per questo che MicroMega continuerà a essere una rivista militante, impegnata nelle battaglie per la democrazia, la legalità, i diritti umani, la laicità. Ed è per questo rifiutiamo la lettura della storia come mera interazione fra potenze e sosteniamo ovunque nel mondo i movimenti laici e democratici contro ogni forma di autoritarismo e fondamentalismo. Lavoriamo per un mondo giusto e libero, nel quale ciascun essere umano sia nelle condizioni di sviluppare la propria personalità. Combattiamo senza intransigenza i fondamentalismi religiosi di qualunque orientamento, perché di fronte alla libertà, alla democrazia, ai diritti umani non c’è fede che tenga. E non c’è neanche causa che tenga: rifiutiamo la logica che sacrifica i diritti umani (e quelli delle donne in particolare) ad altre cause, fossero anche cause giuste. Nostra patria è il mondo intero. MicroMega ha una vocazione cosmopolitica, perché al centro del nostro pensiero c’è l’essere umano e i suoi diritti, ovunque si trovi. Le istituzioni politiche sono un mezzo, non un fine in sé.
Care lettrici, cari lettori, se cercate una rivista che confermi le vostre opinioni, MicroMega non è il luogo per voi. Siamo qui per mettere in discussione, per rompere i tabù, anche quelli della sinistra, l’area culturale e politica a cui apparteniamo e a cui ci rivolgiamo. Continueremo a difendere la scienza contro le pseudoscienze, a proclamare i diritti umani universali e il diritto al dissenso contro ogni forma di oppressione ovunque nel mondo, senza cedere al ricatto morale imposto dal relativismo culturale, a combattere il fascismo in tutte le sue forme, più o meno conclamate. Accanto ai temi tradizionali a cui MicroMega ha dedicato ampio spazio nel corso della sua vita e che continueranno a vederci impegnati, ci apriremo sempre di più ad alcuni ambiti tematici nei quali lo sguardo laico e critico di MicroMega può essere prezioso, primi fra tutti quelli legati al cambiamento climatico: la grande e drammatica sfida che l’umanità si trova oggi ad affrontare.
Viviamo tempi oscuri, tempi di regressione democratica, di negazione dei diritti e di ritorno dell’oscurantismo. In questo contesto, MicroMega si pone come baluardo del pensiero critico e della ragione, pronta a resistere. Resistere all’avanzata delle destre, ai rigurgiti dei fondamentalismi religiosi, alla tentazione della Realpolitik, alla pigrizia intellettuale e al comodo rifugio nelle proprie convinzioni. Mai come oggi c’è bisogno di una rivista come MicroMega, che ambisce a intercettare il profondo bisogno di approfondimento e riflessione che attraversa le nuove generazioni, cercando il confronto e il dialogo, pronta ad ascoltare prima ancora che a parlare. MicroMega è un antidoto alla superficialità, un luogo di riflessione e di confronto, ma anche di militanza. Una voce che resiste alla solitudine intellettuale e all’apatia in cui ci induce il “già visto”.
Quando MicroMega è nata, 38 anni fa, era “solo” una rivista-libro. Un “mattone”, come venne simpaticamente apostrofata al suo esordio da chi preconizzava che sarebbe andata a fondo presto. Il “mattone” non è affondato e la rivista-libro continua a uscire regolarmente ogni due mesi. Oggi la trovate in formato cartaceo in libreria e in abbonamento, e potete anche sfogliarla nell’edizione digitale. Il “mattone” bimestrale continuerà a essere l’anima di MicroMega, il luogo di elaborazione e approfondimento di quelle “ragioni della sinistra” di cui continuiamo ostinatamente ad andare in cerca. Continueremo a ospitare sassi nello stagno, dialoghi, confronti, tavole rotonde, a più voci, saggi. Continueremo a pubblicare i nostri almanacchi – della scienza, della filosofia, del cinema – che tanto riscontro hanno presso i nostri lettori.
Ma ad accompagnare la rivista, come sapete, c’è da anni il sito micromega.net, oggi completamente rinnovato, nel quale trovate ogni giorno analisi, commenti, reportage, interviste sui temi di maggiore attualità ma anche recensioni e approfondimenti di storia, letteratura, cinema, arte, scienza. Il sito di MicroMega non è un quotidiano, non ci troverete la cronaca né le notizie dell’ultim’ora. L’attualità la affrontiamo con il passo cadenzato delle corse di lunga durata. Un passo che punta alla riflessione ponderata e alla consistenza, piuttosto che alla velocità e alla frenesia della rincorsa del fatto del giorno.
La sfida che abbiamo di fronte, non possiamo nascondercelo, è molto ardua. Oltre ai cambiamenti politici, geopolitici e nel mondo dell’informazione, in questi 38 anni molto – moltissimo – è cambiato anche nell’assetto editoriale di MicroMega. Come sapete, care lettrici, cari lettori, oggi MicroMega non ha alle spalle nessun grande editore. Abbiamo anche deciso di rinunciare alla pubblicità nelle nostre pagine online per essere liberi dalla dittatura del click e poterci dedicare all’approfondimento e alla riflessione. Questo però significa che la nostra unica fonte di finanziamento siete voi: voi che acquistate la rivista in libreria, e soprattutto voi che scegliete una delle tante forme di abbonamento. Senza il sostegno di ciascuno di voi, questo progetto non potrà andare avanti. E su questo sostegno spero di poter contare.
Il 25 e il 26 ottobre non prendere impegni!
In occasione del passaggio di direzione da Paolo Flores d’Arcais a Cinzia Sciuto, MicroMega e il MAAM-Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz (Roma) danno vita a un evento ricco di ospiti.
Saranno due giorni di festa, scanditi da laboratori politici, dibattiti, performance.
A breve vi invieremo il programma completo, intanto segnate in agenda l’appuntamento!
Imprescindibile progetto.